
Salerno
è un comune della Campania, capoluogo dell'omonima
provincia. È la seconda città della
Campania per popolazione. È conosciuta per
la sua Scuola Medica Salernitana, che fu la prima
e più importante istituzione medica d'Europa
all'inizio del Medioevo (IX secolo) e come tale considerata
da molti un'antesignana delle moderne università.
La città sorge sull'omonimo golfo del mar Tirreno,
tra la costiera Amalfitana (a ovest) e la piana del
Sele (a sud), nel punto in cui la valle dell'Irno
si apre verso il mare. Dal punto di vista orografico
il territorio comunale è molto variegato, si
va dal livello del mare fino ad arrivare ai 953 metri
del monte Stella. L'abitato si sviluppa lungo la costa
e si estende verso l'interno fino alle colline retrostanti.
La città è attraversata dal fiume Irno,
che fino alla metà del secolo scorso ne segnava
il confine orientale e da cui, probabilmente, deriva
il suo nome. Il clima è tipicamente mediterraneo,
con inverni miti ed estati moderatamente calde e con
piogge molto scarse. La conformazione orografica del
territorio fa si che la città sia spesso interessata
dai venti. Le
correnti provenienti da sud sud-ovest si scontrano
con la barriera naturale dei monti Lattari che le
convoglia nella valle dell'Irno; viceversa le correnti
provenienti da nord si incanalano nella valle dell'Irno
che funge da imbuto facendo convergere i venti sulla
città. Il primo fenomeno genera venti di una
certa intensità, soprattutto nel periodotra
estate e autunno; il secondo fenomeno è frequente
durante l'inverno in coincidenza con le irruzioni
d'aria provienenti dai Balcani. Tra le potenziali
risorse della città, il turismo è sicuramente
quella più rilevante. Salerno occupa una posizione
di cerniera tra la costiera amalfitana e quella cilentana
ed è prossima a luoghi turistici di richiamo
internazionale quali Pompei ed Ercolano, Paestum,
la Certosa di Padula, il Parco nazionale del Cilento
e quello del Vesuvio. Nel corso degli ultimi anni
la ricettività alberghiera è in crescita,
mentre il recupero del centro storico ha contribuito
al proliferare di botteghe artigiane, locali e ristoranti.
Le attrattive che offre la città sono principalmente
di carattere paesaggistico (il Lungomare Trieste,
il suo centro storico, il Giardino della Minerva,
il Castello di Arechi con la sua vista sul golfo)
e di interesse storico e artistico-culturale (la Cattedrale
di Salerno in stile arabo-normanno, il Museo Archeologico
Provinciale di Salerno, lo stesso Castello di Arechi).
Dal punto di vista della balneazione, la spiaggia
di Salerno è lunga circa 7 chilometri, equamente
divisi tra stabilimenti balneari attrezzati e spiagge
libere. Inoltre la città può contare
su quattro attracchi per la nautica da diporto per
un totale di 2200 posti barca.
ORIGINI
Il primo insediamento documentato sul territorio di
Salerno risale al VI secolo a.C., si tratta di un
centro osco-estrusco che sorgeva sul fiume Irno poco
lontano dalla costa in un punto strategico per le
vie di comunicazione dell'epoca. Nel V secolo a.C.,
con la ritirata degli etruschi dall'italia meridionale,
lo stesso insediamento venne occupato dai sanniti.
Nel 197 a.C. viene fondata sulla costa la colonia
romana di Salernum. La città si espanse e durante
l'impero di Diocleziano divenne il centro amministrativo
della provincia della Lucania e del Bruzio.
CENNI
STORICI
Nel 646 Salerno cadde in mano longobarda e divenne
parte del ducato di Benevento. Nel 774 il principe
Arechi II vi trasferì la corte e nel 839 il
principato di Salerno divenne autonomo da Benevento
acquisendo i territori del Principato di Capua, la
Calabria e la Puglia fino a Taranto. La realtà
della città era caratterizzata da un ambiente
multiculturale; il principato era difatti uno stato
cuscinetto tra il papato e l'impero, da una parte,
e l'oriente bizantino e il mondo islamico dall'altra.
Questo quadro politico contribuiva tuttavia anche
ad una certa instabilità. Dal punto di vista
commerciale, anche per tramite della vicinissima e
potente Amalfi, la città era collegata alle
più remote coste del mediterraneo. In questo
contesto sorse intorno al IX secolo la Scuola Medica
Salernitana che la tradizione vuole fondata da quattro
maestri: un arabo, un ebreo, un latino ed un greco.
La scuola fu la prima istituzione per l'insegnamento
della medicina nel mondo occidentale e godè
di enorme prestigio per tutto il medioevo. La città
era una meta obbligata per chi volesse apprendere
l'arte medica o farsi curare dai suoi celebri dottori.
Questa fama valse a Salerno il titolo di Hippocratica
civitas, titolo di cui ancora la città si fregia
nel suo stemma. Tra il X e il XII secolo la città
visse il periodo più florido della sua storia,
OPULENTA SALERNUM fu la dizione coniata sulle monete
per testimoniarne lo splendore. Nel 1076 Roberto il
Guiscardo conquistò Salerno che divenne capitale
dei domini normanni ovvero del ducato di Puglia e
Calabria,(titolo appartenuto in precedenza a Melfi)
che comprendeva tutta l'italia meridionale. In questo
periodo fu fatto costruire il duomo in stile arabo-normanno.
Nel
1127 la capitale del regno passò a Palermo
ma Salerno rimase una delle città piùimportanti
del Regno di Sicilia. Con l'avvento degli svevi, ed
in seguito degli angioini e degli aragonesi, la città
cominciò a perdere di importanza anche a causa
della crescita di importanza della vicina Napoli.
Nel settembre del 1943, durante la seconda guerra
mondiale, la città fu teatro del cosiddetto
sbarco di Salerno ovvero dell'operazione Avalanche:
con questa operazione gli alleati accedevano alla
costa tirrenica della penisola italiana ed aprivano
la strada per avanzare verso Roma. Nel periodo che
seguì lo sbarco la città ospitò
i primi governi dell'Italia post-fascista e la famiglia
reale divenendo di fatto capitale d'Italia fino alla
liberazione di Roma (metà agosto 1944). Dopo
la seconda guerra mondiale, nel 1944, Salerno aveva
uno sviluppo urbanistico limitato ad 80.000 abitanti:
la città era compresa tra l'area del suo vecchio
porto e la foce del fiume Irno ed era corollata dai
numerosi borghi collinari delle zone di Fratte, Ogliara
e Giovi. Alla fine del periodo del boom economico,
nel 1970, il capoluogo contava quasi 160.000 abitanti:
in pratica aveva raddoppiato la sua popolazione. Vista
la conformazione del territorio, principalmente collinare,
questo sviluppo così repentino non poteva non
segnare definitivamente la connotazione dei luoghi:
da piccolo ed ameno centro costiero Salerno diventava
una tipica città del boom economico in versione
obliqua. L'esiguità degli spazi disponibili
per edificare, la mancanza di un piano regolatore
serio e le speculazioni edilizie fecero il resto:
i pochi spazi fruibili furono letteralmente tappezzati
da palazzi dai 6 agli 8 piani senza nessuna pianificazione
degli schemi viari. Sorsero in questo modo i quartieri
del Carmine (a nord verso la valle dell'Irno) e di
Torrione, Pastena e Mercatello (a sud-est verso la
piana del Sele).
IL
PORTO
Il porto di Salerno è uno dei più attivi
del Tirreno. Esso movimenta circa 7 milioni di tonnellate
di merci all'anno, di cui il 60% costituito da container.
Il trasporto merci per via marittima è costituito
fondamentalmente da navi portacontainer e "ro-ro"
(navi che trasportano TIR, camion, automobili, e in
generale mezzi con ruote). Le prime servono principalmente
un trafficosu lunghe tratte, in particolare da e per
l’Australia, la Nuova Zelanda, l’Estremo
Oriente, il Nord Europa, il Centro, Nord e Sud America
e l'Africa Occidentale. Le ro-ro invece servono tratte
brevi e si collocano nel circuito noto come Autostrade
del Mare: le principali tratte sono da e per Malta,
Tunisi, Palermo, Messina, Tarragona, Valencia e Olbia.
Il trasporto passeggeri è servito principalmente
dalle stesse navi Ro-Ro che effettuano con frequenza
quasi giornaliera le tratte da e per Malta, Tunisi,
Palermo, Messina e Olbia. Il settore della croceristica
è in via di sviluppo. Attualmente è
in costruzione una stazione marittima (progettata
dall'architetto Zaha Hadid) adibita a questo scopo.
L'unico neo dello scalo è rappresentato dalla
recente soppressione della linea ferroviaria che collegava
il porto alla stazione ferroviaria di Salerno.
DA
VEDERE
Castello di Arechi: castello medievale del VIII secolo.
È circondato da un parco naturale ed offre
una vista mozzafiato sul golfo di Salerno.
Lungomare Trieste: è uno dei più bei
lungomari d'Italia, si sviluppa per 3 km con palme
e giardini ed una gradevola passeggiata in riva al
mare.
Centro storico: la città vecchia con il suo
dedalo di vicoli, le chiese ed i palazzi nobiliari:
è stato gradualmente ristrutturato ed oggi
è un centro vivace della vita cittadina grazie
anche alle caratteristiche botteghe ed i locali che
lo animano fino a tarda notte.
Giardino della Minerva: fu probabilmente il primo
orto botanico d'Europa realizzato nel medioevo nell'ambito
della Scuola Medica Salernitana, oggi è un
giardino didattico dall'architettura settecentesca
da cui si gode un'incantevole vista sul mare.
Forte La Carnale: forte aragonese del 1500 edificato
su una collina in prossimità del mare; vista
panoramica sul lungomare e sull'intero golfo.
Villa comunale: villa comunale di fine ottocento con
alberi centenari.
Parco del Mercatello: parco urbano di recente costruzione
con laghetti e fontane.
Colle Bellara: collina da cui è possibile osservare
tutta la città.
Duomo: cattedrale romanica edificata nel 1084; con
i suoi mosaici e le sue tarsie policromatiche è
uno dei rari esempi di architettura arabo-normanno.
Di particolare interesse anche la cripta barocca in
cui sono conservate le spoglie di San Matteo Evangelista.
Chiesa di San Giorgio: un mirabile esempio di barocco
con pavimento maiolicato.
Chiesa della Santissima Annunziata: di particolare
interesse il campanile opera dell'architetto Ferdinando
Sanfelice.
Palazzo di città di Salerno e cinema teatro
Augusteo: il municipio è stato progettato dall'architetto
Camillo Guerra durante il ventennio fascista ed è
un esempio interessante della cosiddetta architettura
di stato del regime. Notevoli sono il salone detto
dei marmi ed il cinema teatro Augusteo che occupa
il piano terra dell'edificio.
Teatro Verdi: è un bel teatro dell'ottocento
con finissime decorazioni e ottima acustica, è
stato recentemente ristrutturato.
Chiesa di San Benedetto: chiesa dell'XI secolo, è
cio che resta dell'antica abbazia benedettina.
Chiese: il centro storico della città è
disseminato di chiese e cappelle, molte furono edificate
nel medioevo e sono state oggetto di una ristrutturazione
nel periodo barocco; esse mostrano le tracce di entrambi
i periodi architettonici.
Palazzi
gentilizi: sono presenti, sempre nel centro storico,
diversi palazzi gentilizi del 500-600 dai bei cortili
interni e dalle stanze affrescate.
Acquedotto medievale: uno dei primissimi casi di utilizzo
dell'arco ogivale; eretto nel IX secolo, riforniva
i vicini monasteri di S.Benedetto e di Piantanova.
Area archeologica etrusco-sannitica di Fratte: area
su cui sorgeva un centro del VI secolo AC abitato
da greci, etruschi e sanniti. In particolare sono
evidenti la necropoli etrusco-sannitica e i fabbricati
per la lavorazione dell'argilla.
Castello di Arechi: utilizzato dapprima come torre
difensiva romana, poi bizantina, raggiunse l'apice
dell'importanza con il principe longobardo Arechi
II.
Museo Archeologico Provinciale: nel museo sono raccolti
i numerosi reperti di epoca sannitica, etrusca e romana
ritrovati in provincia ed in particolare nell'area
archeologica di Fratte. Tra i pezzi più belli
è esposta una testa di Apollo rinvenuta dai
pescatori nelle acque antistanti la città.
Chiesa di San Pietro a Corte: con le sue stratificazioni
verticali rappresenta il diario della città:
si va dalle terme romane alla cappella palatina longobarda
fino ad arrivare alla chiesa settecentesca. Sono visibili
alcuni interessanti affreschi di epoca paleo-cristiana.
Il campanile, forse duecentesco, sorge al posto di
uno del X secolo.
Chiesa di Sant'Andrea della Lama: chiesa del IX secolo,
costituita da ben tre edifici posti l'uno sull'altro
su un antico sito romano, presenta resti di affreschi
databili tra il X e il XV sec., oltre ad una necropoli
a vista. Gli scavi sono tuttora in corso.
Chiesa di Santa Maria de Lama: chiesa risalente al
IX secolo, collocata nel cuore del centro storico
della città, conserva le uniche testimonianze
di pittura del periodo longobardo di Salerno.
Tempio di Pomona: tempio di epoca romana che ha subito
diversi impieghi durante i secoli; oggi è adibito
a sala per mostre ed esposizioni.
Duomo: raccoglie 20 secoli di arte, dai sepolcri di
epoca romana alle architetture arabo-normanne, dai
mosaici tardo bizantini agli affreschi del cosiddetto
Paradiso Salernitano della bellissima cripta barocca.
Museo diocesano: forse il museo più interessante
della città, espone opere che vanno dal XII
al XVIII secolo. Particolarmente importante è
la sezione di arte sacra del medioevo tra cui si segnalano
un ciclo di avori e l'exultet. Tra i dipinti sono
presenti opere di Francesco Solimena, Andrea Sabatini
e Luca Giordano.
Pinacoteca provinciale: ha sede in un palazzo gentilizio
del 600 e raccoglie opere che vanno dal rinascimento
al futurismo. In particolare sono presenti opere di
Andrea Sabatini, Francesco Solimena, Giovanni Battista
Caracciolo, Carlo Rosa, Luca Giordano. Interessante
è la sezione dedicata agli artisti stranieri
che sono stati attratti dai colori e dai paesaggi
della provincia di Salerno.
Chiesa di San Giorgio: un pregevole barocco; sono
presenti opere di Angelo e Francesco Solimena ed Andrea
Sabatini.
Presepe dipinto: bellissimo e suggestivo presepe,
dipinto su sagome dal pittore Mario Carotenuto; il
presepe occupa stabilmente la Sala San Lazzaro del
duomo di Salerno.
Complesso momumentale di Santa Sofia: ex convento
del X secolo dedicato a Santa Sofia. Oggi è
uno spazio multimediale per mostre ed eventi. Ha ospitato
mostre di Mirò, Picasso, Caravaggio e Warhol.
MANIFESTAZIONI
Festival del Cinema di Salerno - La prima edizione
si è svolta nel 1946, è stato il primo
festival del cinema in Italia nel dopoguerra. Nel
2007 è giunto alla 61-esima edizione.
Cartoons on the Bay - Festival internazionale di cartoni
animati organizzato da RAI Trade. È giunto
alla 12-esima edizione.
Linea D'Ombra Film Festival - Festival cinematografico
dedicato alle pellicole che affrontano il tema dell'adolescenza.
È nato come una costola del Giffoni Film Festival
ed è giunto alla XIII edizione nel 2007.
Fiera del Crocifisso - La fiera riprende in chiave
moderna la "Fiera di San Matteo" che fu
istituita nel medioevo da Manfredi di Svevia e richiamava
mercanti da tutto il centro-sud. La manifestazione
prevede spettacoli, rievocazioni storiche e costituisce
una vetrina per l'artigianato locale e non.
Mostra della Minerva - Mostra mercato dedicata al
giardinaggio ed in particolare alle piante rare. Il
nome fa riferimento al Giardino della Minerva di Salerno,
probabilmente il primo orto botanico d'Europa.
Notte del fuoco - Si tiene ogni anno il 17 gennaio,
festa di Sant'Antonio abate, patrono del fuoco e dei
ceramisti. Una volta era uso accendere falò
attorno a cui festeggiare ("Sant'Antuon mascher'
e suon"), oggi la festa chiama a raccolta ceramisti
da tutta la Campania che effettuano in piazza la cottura
delle loro opere con la tecnica detta raku.
Tra
le festività la più importante è
il 21 settembre, ricorrenza di San Matteo apostolo
ed evangelista, patrono della città.
In
quest'occasione la statua d'argento del santo viene
portata in giro per il centro cittadino in una processione
molto sentita dalla popolazione. La statua del patrono
è preceduta da quelle dei martiri salernitani
Caio, Ante e Fortunato, di san Gregorio VII, e dalla
pesantissima statua in legno di san Giuseppe.
La
processione parte dal Duomo e percorre via Dei Mercanti,
piazza Portanova, corso Vittorio Emanuele, via Cilento,
via Roma dove attua due deviazioni, prima verso piazza
Cavour sul Lungomare Trieste per benedire il mare
e poi verso Palazzo di Città, toccando infine
la chiesa della SS. Annunziata e percorrendo tutto
il centro storico per fare ritorno in Cattedrale.
Il
programma delle tradizionali celebrazioni religiose
in onore di san Matteo è affiancato da festeggiamenti
civili articolati in tre giorni. Questi festeggiamenti
prevedono una serata conclusiva con un concerto di
musica leggera e, a mezzanotte, fuochi pirotecnici
sul mare.
MUSEI
Museo Archeologico Provinciale
Museo della Ceramica "Alfonso Tafuri"
Museo Città Creativa
Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana
Museo Diocesano di Salerno
Pinacoteca Provinciale.
GASTRONOMIA
La gastronomia salernitana rispecchia la cucina campana
ed in particolare la cucina napoletana. Si differenzia
tuttavia da quest'ultima per la spiccata semplicità
dei piatti: si potrebbe dire che la cucina partenopea
a volte risente delle ricercatezze introdotte dalla
corte francese mentre la cucina salernitana ne è
rimasta praticamente immune. I piatti tradizionali
sono quindi molto semplici e fanno leva sulla genuinità
e sui sapori dei prodotti di mare e di terra che fanno
da ingredienti. In particolare il territorio salernitano
annovera le seguenti tipicità:
carciofo
di Paestum (IGP)
colatura di alici di Cetara
limone Costa d'Amalfi (DOP)
mozzarella di bufala (DOP)
nocciola di Giffoni (IGP)
olio delle colline salernitane (DOP)
pesce azzurro del golfo di Salerno
pomodoro San Marzano (DOP)
sfogliatella Santa Rosa (la tipica sfogliatella riccia,
originaria di Conca dei Marini)
Piatti tipicamente salernitani sono la milza imbottita
di prezzemolo, menta e peperoncino, cotta in olio
e aceto (tradizionalmente servita il giorno di San
Matteo), oppure il soffritto di frattaglie di bue.
Per
quanto riguarda la pasticceria il dolce salernitano
per eccellenza è la "scazzetta":
un pasticcino di pan di spagna farcito di crema pasticcera
e fragoline di bosco, ricoperto da una rossa glassa
alla fragola che lo fa assomigliare al berretto di
un cardinale, chiamato popolarmente con lo stesso
nome. Dolce tipicamente natalizio della tradizione
salernitana è "'o cazunciell" (calzoncello
o pasticella), formato da due dischetti di pasta frolla
con al centro crema di cioccolata e castagne aromatizzata
con canditi, liquore e polvere di cacao.